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FERALPI TRIATHLON TEAM - GAZZETTINO DEL LUNEDI'

STONEMAN 2018!!
Data articolo09-07-2018
ApprofondimentoVISUALIZZA LINK >>

Una gara che non è una gara. Un viaggio che parte dal momento in cui si decide di iscriversi ad un qualcosa che ti cambierà la vita. Mesi di preparazione. Tanti sacrifici e tanta fatica. Qui nessuno è un professionista e questo rende ancora più grande ciò che viene fatto.
La partenza è alle 4 di mattina ma alle 2 , quelli che hanno avuto la fortuna di prendere sonno, sono già svegli. Si respira sempre un'aria strana che oscilla tra il "cosa c'è saltato in mente" ed il "domani sarà tutto diverso". 
Si parte con i 4 km di nuoto che servono ad attraversare il Lago d'Iseo da Tavernola a Sulzano. L'acqua scura e qualche onda rendono difficile l'inizio, tanto da costringere qualche atleta a ritirarsi.
La partenza dalla T1 di Sulzano è qualcosa che non siamo abituati a vedere: non c'è la frenesia delle gare veloci, si vedono solo atleti che cercano di prepararsi al meglio al viaggio che li aspetta.
Iniziano dolcemente i 180km che separano dalla t2. I primi 70 km servono per scaldare le gambe. La sponda del Sebino riserva dei tratti mozzafiato e la provinciale che porta a Nord non si fa troppo sentire. Da Edolo inizia il gioco duro. Prima la variante di Corteno, poi la salita all'Aprica prima della svolta per l'alpe di Trivigno ed il passo Mortirolo. Siamo solo a metà.
Si scende, poi si risale. Si attraversa Ponte di Legno solo per annusare l'aria dell'arrivo ma consapevoli che ciò che sta per arrivare è qualcosa di devastante. Il Gavia. Un magnifico passo alpino che riserva le gioie per gli occhi. I dolori per le gambe. Ma poi è finita. Gli ultimi 15 km sono tutti discesa e servono per riportarti a Ponte, nella T2 dove tutte le facce che vorresti vedere sono li perché ne hai bisogno. Perché la bike è finita ma ora ti aspettano 40km di passeggiata con 2000mt di dislivello, ed il Paradiso che ti aspetta è sia un nome proprio di un magnifico passo, che una condizione mentale che ti stai per meritare.
Finisce tutto sotto un arco gonfiabile. Quel tappeto blu che ti porta tra le braccia dei tuoi affetti ha il colore più bello del mondo. E' finita. Ce l'hai fatta davvero. Davvero, non è un sogno. Sei un uomo di pietra, perché forse per te l'acciaio è un po troppo inflazionato.

Giovanni Acht Paris hanno vinto tutti, ma tu sei stato quello che ha vinto mettendoci meno tempo. Hai iniziato ieri a fare questo sport ma hai portato a termine questa avventura in una maniera grandiosa. Complimenti, davvero, e benvenuto tra noi.

Marco Ravelli sei un atleta incredibile. Sempre a manetta e sempre col sorriso. Hai intrapreso questa strada che probabilmente avresti preferito fare con la tua anima gemella sportiva, ma purtroppo non è stato cosi. Fa nulla. Anche tu hai reso onore a ciò che sei ed hai reso orgogliosa la tua bellissima famiglia.

Riccardo Buletto probabilmente sei tu il colpevole. Colpevole di aver trasmesso la scimmia dello Stone a tutti gli altri. Sei un veterano pur essendo il più giovane in gara. Tutti ti hanno apprezzato ed acclamato, e questo parla per se. Il cronometro non conta. Conta il viaggio. Il viaggio di preparazione. E per come viaggi tu, giù tutti i cappelli e complimenti a te.

Vittorio Bertoni e chi l'avrebbe mai detto?! zitto zitto ti sei avvicinato a questa gara quasi per scherzo. Nella tua tranquillità che trasmetti durante le gare, e anche qui, non hai mai dato a pensare che non l'avresti finita. Un altro bassa boy nell'olimpo del Paradiso, e la tua birra al ristoro del 100km ti ha reso quasi immortale!!

Giacomo Brighenti "non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta" . Ti abbiamo visto barcollare e soffrire. Ed hai deciso di finire a tuo modo, e sicuramente hai fatto bene. Non hai perso nulla. Hai solo rimandato ciò che poteva essere. Bravo

Presto le foto, intanto....#Alèferalpi !!!!!

#stonebrixiaman #stonebrixiaman2018#extremetriathlon

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